Limit Theory lo sviluppatore passa a Linux

Limit Theory è un infinito, procedurale, simulatore dello spazio sviluppato da un uomo solo, che verrà rilasciato per Linux, Windows e Mac. La cosa del tutto strana è che lo sviluppatore ha annunciato che è passato a Linux perchè Windows è fastidioso.

La sua dichiarazione ha subito attirato l’attenzione della Linux Foundation, che ha subito deciso di supportare il suo progetto anche per il fatto che un progetto simile sviluppato da una persona sola è qualcosa di incredibile. Di seguito riporto cosa ha scritto in merito la Linux Foundation:

“Game developer Josh Parnell has released the latest development update on his open-world space simulation and strategy game, Limit Theory. While the graphics are beautiful, this release is particularly notable because Parnell has switched to developing on the native Linux client version from Windows (which he called ‘just annoying’)”

“Limit Theory is Kickstarter-funded as of December 2012 and has a planned release date for early 2014. When it’s finished, players will be able to explore space, prospect for and mine asteroids, command a fleet of star ships, and more,” scrive la LF sul suo website.

Il fatto di essere un gioco “infinito” può sembrare strano, ma il gioco genera automaticamente pianeti asteroidi etc mentre si gioca, in questo modo ogni gameplay è diverso dall’altro creando ogni volta nuove esperienze di gioco.

Il videogioco ha ricevuto i fondi necessari su kickstarter e nonostante il fatto che la data prevista per il lancio (gennaio 2014) sia passata da un pezzo, i sostenitori del programma non avranno sicuramente problemi ad aspettare ancora vedendo di cosa il gioco sia capace di fare e capiranno sicuramente che la mole di lavoro sia tanta nonostante il nostro Josh Parnell stia lavorando al progetto full-time, dopotutto si tratta di un progetto sviluppato interamente da una persona, dalla musica al gameplay.

Vi lascio con un video dimostrativo, così tanto per solleticarvi l’interesse:

Valve Steam-in-Home disponile per tutti, in beta

Valve Steam-in-Home è una funzionalità di Steam, annunciata da Valve qualche mese fa, che permette di accedere ai giochi di Steam mediante una rete locale, in pratica tutti i computer connessi alla rete hanno acceso ai vari videogiochi condivisi si Steam-in-Home: ad esempio si potrà giocare con videogiochi inclusi nella versione di Steam per Linux su un computer con Windows installato, o viceversa, potremmo giocare a videogiochi installati su Windows, ad esempio FIFA, sul portatile con Ubuntu. 

La buona notizia è che anche le distribuzioni non ufficialmente supportate da Steam possono essere utilizzate con Steam-in-Home, per cui non preoccupatevi se utilizzate un computer con Arch Linux installato piuttosto che Ubuntu o Fedora etc.

Inizialmente solo pochi utenti hanno avuto accesso alla beta del programma, ma da qualche giorno la beta è aperta a tutti colori che sono interessati. Per averne accesso basta iscriversi al gruppo client Steam Beta e quindi aggiornare il proprio client per ottenere questa nuova funzionalità molto interessante che Valve introdurrà a breve anche nella versione stabile del proprio client.

Di seguito riporto la dichiarazione di Valve in merito:

…un gioco esclusivo per Microsoft Windowsm con Steam In-Home può essere inviato ad esempio da un Pc Windows ad un altro Linux situato nel salotto. Un game graficamente molto impegnativo può invece essere inviato dal fisso nel nostro studio al laptop in cucina o camera da letto,  con Steam In-Home possiamo anche avviare un gioco su una piattaforma e continuarlo da un’altra parte se troviamo una collocazione più comoda per noi…

Se volete saperne di più, vi consiglio di farvi un giro sulla pagina dedicata alla nuova funzione direttamente sul sito di Steam, che potrete trovare a questo indirizzo

Valve si sta davvero dando tanto da fare per il proprio client, la sensazione è che stia puntando verso la giusta direzione. Voi cosa ne pensate? Lasciate un vostro commento in merito.

LXQT: disponibile la prima preview

LXQT è un nuovo DE venuto alla luce in seguito alla fusione tra LXDE-qt e Razor-qt che tempo fa hanno deciso di mettere in comune le forze per creare un DE che sia una specie di KDE per PC meno potenti, basandosi quindi sulla leggerezza.

In LXQT troveremo molto del vecchio Razor e poco di LXDE, a parte qualche applicazione portata in qt, l’interfaccia è quella del vecchio Razor, mentre come WM troviamo Kwin e non più OpenBox.

Gli sviluppatori si sono concentrati momentaneamente sulla leggerezza del DE e meno su altri aspetti quali il porting a qt5 e il supporto a Wayland che verranno sviluppati nei prossimi mesi dal team.

LXQT 0.7.0 è già disponibile per le distro principali e qualora foste interessati a provarlo vi rimando al sito ufficiale dove troverete le istruzioni di installazione per la vostra distro preferita, cliccate qui. 

Inserisco di seguito qualche screenshot preso dal sito ufficiale:

[Recensione] Guayadeque: il lettore musicale che non ti aspetti

Introduzione

Guayadeque: probabilmente leggendo il titolo di questo articolo vi siete chiesti che razza di programma è mai questo con un nome tanto strano? Beh, se avete dubbi su come leggerlo, il consiglio è quello di scriverlo su translate e quindi di ascoltare la pronuncia, cliccate qui.

Prima parte: il programma

Risolti i problemi di pronuncia, passiamo dunque al programma vero e proprio. Forse vi starete chiedendo perchè mai dovreste installare questo strambo lettore e rinunciare a programmi ben più noti quali Amarok, Banshee, Exaile etc… Il motivo principale è uno solo: leggerezza.

Già, proprio leggerezza, avete letto bene. Nella mia carriera di utente GNU/Linux ho provato tutti i player più famosi, citati sopra ma nessuno mi ha mai soddisfatto fino in fondo. Questo almeno finchè non ho incotrato Guayadeque.

Tanto per capirci, sono un grande amante della musica, sul computer sono arrivato ad avere anche 50 GB di musica e infatti a causa della mole programmi pesanti come Amarok ci mettevano un sacco di tempo a completare una scansione completa della raccolta e come se non bastasse mi rallentavano notevolmente il computer.

Intanto una buona notizia per gli utenti che come me hanno molto musica sul computer, Guayadeque può gestire fino a 4 TB di musica rimanendo gestibile e stabile. Sfiderei qualsiasi altro player musicale a riuscirci.

Si parlava di leggerezza, provando il programma vi renderete conto di quanta poca RAM consumi rispetto agli altri player musicali famosi.

Seconda parte: features

Passiamo dunque alle varie feature presenti nel lettore e vedrete che sono tante.

Guayadeque ha una modalità di riproduzione assolutamente fantastica: scegliete una canzone da cui partire (oppure in alternativa fatela scegliere dal lettore stesso) e poi lasciate fare tutto al programma, infatti Guayadeque provvedrà a cercare nella vostra raccolta brani simili a quello che state ascoltando e di metterli in coda attraverso last.fm anche nel caso in cui non abbiate un account oppure non lo abbiate connesso.

Una volta provato non ne potrete fare a meno!

Guayadeque supporta le radio: di default avrete la possibilità di cercare radio da ascoltare online in base al genere musicale che cercate e che vi piace, con ovviamente la possibilità di aggiungere tutte le radio online che volete!

Mentre ascoltate una canzone, potrete anche leggere il testo, infatti Guayadeque provvedrà a cercarlo online e quindi di visualizzarlo nell’apposita tab. Potrete anche aggiungere e modificatre i siti da cui attingere i testi.

Proprio come in gmail, Guayadeque vi da la possibilità di assegnare label personalizzate a album, artisti, canzoni e di modificare i tag delle canzoni manualmente oppure cercandoli su internet integrando Music Brainz; se odiate avere in disordine i tag delle vostre canzoni vedrete quanto è facile e rapido modificarli e sistemarli con questo programma.

Di seguito una breve lista delle altre feature disponibili:

  • Interfaccia a tab
  • Motore audio a 32 bit
  • Possibilità di fade in e fade out personalizzabile nel passaggio da una canzone a un’altra
  • Integrazione a Last.fm con tutte le informazioni su artista, canzone, album in riproduzione
  • Possibilità di scaricare le copertine degli album
  • Collegamenti personalizzabili a Youtube, Wikipedia, Brasero e altri
  • Possibilità di spostare album/tracce in base ai propri tag
  • Supporto a Podcast, Jamendo e Magnatune
  • Supporto a lettori musicali portatili (anche iPod)
  • Molte altre ancora

Conclusioni

Sono davvero molte, troppe sicuramente per poter essere racchiuse in un solo articolo, le cose che fanno di Guaydeque un ottimo lettore musicale; è un programma che va scoperto usandolo giorno per giorno, provando e scoprendo cose nuove ogni qualvolta che lo si utilizza. Vedrete che se gli date una chance stupirà anche voi e non potrete essere che dalla sua parte così come lo sono io (ve ne sarete sicuramente resi conto dalla lettura di questa recensione).

Personalmente ormai utilizzo solo questo lettore, ho abbandonato il mio Amarok che troppo spesso mi ha dato problemi in passato. Ora con Guayadeque non ho avuto mai un solo problema.
Ah, dimenticavo di dirvi che il progetto è attivo e attento alle esigenze degli utenti, se avete qualche idea o suggerimento non fatevi scrupoli a scriverli agli sviluppatori!!

Per quanto mi riguarda, il voto che dò al programma è 9. Davvero fantastico.

Vediamo come installarlo!

In questa ultima parte di articolo volevo darvi qualche utile indicazione su come installare il programma sulla vostra distribuzione.

Guayadeque è presente nell’Ubuntu SC ma gli sviluppatori sconsigliano questo metodo di installazione, infatti il metodo preferito e da preferire è quello di scaricarlo da SVN. Trovate comunque tutte le informazioni su come installarlo a questo indirizzo.

Il link porta al sito ufficiale in inglese, se avete qualche problema a capirlo oppure al momento dell’installazione, chiedete pure nei commenti.

Qualche screenshot!

Come ultima cosa, vi metto qualche screenshot:

guayadeque-screenshot2 guayadeque-screenshot3 guayadeque-screenshot4

DuckDuckGo: nuovo design!

DuckDuckGo è un motore di ricerca che non traccia l’attività degli utenti che lo utilizzano.

Dalla notizia ufficiale apprendiamo che la nuova versione (ancora in beta) presenta un look del tutto nuovo, basato sul feedback degli utenti, in particolare vediamo come l’interfaccia sia diventata più minimale e moderna, emulando per certi versi l’aspetto di Google.

Rimangono tuttavia ancora alcuni problemi, quali

  • non funzionano ancora tutte le impostazioni
  • non tutte le risposte istantanee funzionano e non tutte sono state ancora ridisignate
  • IE8 funziona ma non è ancora ripulito del tutto

Gli sviluppatori suggeriscono per il momento di aggiungere la nuova versione come home page del proprio browser e quindi di dare un feedback per poter continuare a migliorare DuckDuckGo. Per fare questo ciò,  basta andare sulla nuova pagina da cui si può aggiungere direttamente alla propria homepage mediante l’utilizzo di un pulsante drag&drop.

Ecco qualche screenshot:

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Se siete interessati al progetto, e volete dare il vostro contributo, qui trovate l’annuncio, mentre qui trovate la versione beta del motore di ricerca mostrato negli screenshot.

DuckDuckGo sta pian piano crescendo e l’interesse da parte degli utenti sta aumentando, sono sicuro che anche grazie a questo restiling dell’intera applicazione non farà altro che contribuire a far crescere l’interesse da parte degli utenti per questo search engine alternativo già presente in  molte distribuzioni come predefinito nei browser. Io l’ho aggiunto come homepage e cerco di utilizzarlo il più possibile, e voi che fate? Vi interessa il progetto oppure preferite usare Google? Il fatto che DuckDuckGo non tracci l’attività di noi utenti potrà essere un punto di forza nella crescita del motore di ricerca?

Sicuramente sono queste le domande che gli sviluppatori si fanno e a cui cercano di dare una risposta con il loro lavoro, dando grande importanza al feedback degli utenti.

Dategli una chance e testatelo voi stessi!

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