[Guida] Installare LXQt in Arch o derivate

In questa guida, vedremo come installare LxQT sul nostro sistema operativo Arch-based (io ho preso come riferimento Manjaro Linux) cominciando da una minima installazione a una completa. Ricordate però che LxQT è in fase di sviluppo, per cui ancora non stabile al 100%. Siete stati avvisati.

Detto ciò, cominciamo.

Installazione componenti di base per LxQT

Per installare una prima versione base di LxQT, dopo aver aggiornato il vostro sistema con il solito:

sudo pacman -Syu

installiamo i seguenti pacchetti, i principali:

sudo pacman -S lxqt-common lxqt-config lxqt-panel lxqt-policykit lxqt-qtplugin lxqt-session

I seguenti pacchetti invece non sono importanti quanto i precedenti, tuttavia se avete dubbi sulla necessità di uno di questi pacchetti, installatelo comunque:

sudo pacman -S lxqt-about lxqt-admin lxqt-globalkeys lxqt-notificationd lxqt-openssh-askpass lxqt-powermanagement lxqt-runner

  • lxqt-about offre la finestra “About LXQt”
  • lxqt-admin offre impostazioni aggiuntive, quali “Data e Ora” e “Utenti e Gruppi”
  • lxqt-globalkeys offre le impostazioni per le shortcut globali
  • lxqt-notificationd offre il supporto delle notifiche per LXQt e varie applicazioni
  • lxqt-openssh-askpass abilita il modulo OpenSSH Askpass, se non sapete cosa sia allora non ne avete bisogno
  • lxqt-powermanagement contiene le impostazioni per la gestione energetica, utile per chi ha un laptop
  • lxqt-runner è un semplice lanciatore di programmi simile a gnome-do oppure synapse

Nota: in alternativa potete installare la versione -git che è l’ultima in ordine di sviluppo e quindi contiene le più recenti migliorie e aggiunte. Per farlo dovete digitare:

yaourt -S lxqt-desktop-git

Attenzione però, questo comando molto probabilmente richiederà la vostra attenzione durante l’esecuzione. Certe volte il processo di compilazione fallirà, in questo caso è bene che voi riempiate un bug report e provare l’installazione un altro giorno. 

A questo punto, passiamo a installare altri pacchetti, non facenti parte di LXQt, ma essenziali (nota: se avete installato sulla stessa macchina anche KDE oppure un altro DE, allora molto probabilmente non avrete bisogno di nessuno dei tre pacchetti seguenti, o solo di alcuno a seconda dei casi):

sudo pacman -S openbox lxterminal pcmanfm-qt

  • openbox è un window manager, in alternativa potete usare anche KWin (se avete già installato KDE) oppure altri WM, potrete cambiare l’opzione dal pannello impostazioni in un secondo momento
  • lxterminal è un emulatore di terminale sviluppato per LXDE. Se preferit usare un altro terminale, fate pure
  • pcmanfm-qt è un file manager come dolphin oppure spacefm. Come per il terminale, se ne preferite uno in particolare installate tranquillamente quello. Se però volete avere un’installazione pulita di LXQt con sole applicazioni in qt, allora installate questo pacchetto

Login Manager

Se state facendo una nuova installazione partendo da qualche ISO minimale, allora avete bisogno di un Login Manger da cui avviare le vostre sessioni. Per LXQt (così come per Plasma 5) il LM predefinito è SDDM. Lo isntalliamo con:

sudo pacman -S sddm

A questo punto bisogna abilitarlo:

sudo systemctl enable sddm

Conection Manager

Se volete avere un gestore di connessioni con interfaccia grafica in qt, allora potete installare cmst che è un’interfaccia grafica per connman. Se non sapete bene cosa sia, allora installatelo, digitando:

sudo pacman -S cmst

e quindi abilitandolo con:

sudo systemctl start connman

sudo systemctl enable connman

Potete ora avviare cmst da riga di comando oppure dal vostro lanciatore di applicazioni.

Installazione completa

A questo punto potete anche riavviare il computer, una volta fatto accedere e usare LXQt senza nessun problema: l’installazione del sistema base è completata.

Se volete un sistema completo e funzionale, potete inziare ad aggiungere pacchetti, aprite l’emulatore di terminale da voi scelto e inziamo a installare altri pacchetti.

Personalizzazione e pacchetti base

Passiamo a gestire le impostazioni di personalizzazione di LXQt, per poterlo modificare come più ci aggrada, avremo bisogno di vari pacchetti. Purtroppo LXQt non fornisce nessuna finestra di configurazione che contenga tutte le impostazioni possibili. Di conseguenza dovremmo installare i seguenti pacchetti:

sudo pacman -S lxappearance obconf gvfs gfvs-afc oxygen-icons leafpad

  • lxappearance è un gestore del tema del desktop sviluppato da LXDE
  • obconf serve a modificare e personalizzare openbox, ne esiste anche una versione in qt su AUR chiamata obconf-qt-git. Se utilizzate un altro WM, potete anche fare a meno di instalalare questo pacchetto
  • gvfs e gfvs-afc vi permettono di montare altri file system e le chiavette USB
  • oxygen-icons è il tema di icone predefinito in LXQt, se ne preferite un altro, allora installatelo pure
  • leafpad è un editor di testo leggero e semplice, notepadqq è una variante con interfaccia basata sulle QT5 e disponibile in AUR, in alternativa potete installare qualsiasi editor di testi preferiate

Yaourt

Alcuni dei prossimi pacchetti si trovano solamente in AUR, per cui, se non lo avete già fatto, è consigliato installare yaourt che vi permetterà il download e l’installazione dei pacchetti senza problemi.

Se usate Manjaro allora l’installazione è molto semplice, digitate:

sudo pacman -S yaourt base-devel

Se invece utilizzate Arch Linux, vi rimando alla pagina wiki su yaourt.

Altri pacchetti

Di seguito passiamo a installare vari pacchetti, come un visualizzatore di pdf, una calcolatrice etc.

sudo pacman -S qpdfview speedcrunch xarchiver xscreensaver lxtask lximage-qt imagewriter gvfs-mtp

yaourt -S qtfind copyq

Browser internet

Ci sono moltissimi browser internet. Una variante leggera con interfaccia in QT5 è Qupzilla:

sudo pacman -S qupzilla flashplugin

Oppure potete provare Otter:

yaourt -S otter-browser

Oppure ancora installare quello che preferite.

Media e Audio Player

In questa categoria avete l’imbarazzo della scelta. Installate quello che preferite, ad esempio possiamo installare vlc qmmp

sudo pacman -S vlc qmmp

Ancora altri pacchetti?

Giunti fino qui, vi ritroverete con un sistema usabile e pressochè completo per le esigenze medie di un utente. Si potrebbe andare avanti a installare una suite per ufficio (come LibreOffice), gestire le stampanti etc .

Se siete alla ricerca di programmi con interfacci in qt, potete tovare una lista a questo indirizzo.

Abbiamo finito

Con questo, abbiamo veramente finito, ora possiamo goderci la nostra nuova interfaccia grafica. Per problemi e/o suggerimenti, lasciate un commento.

Vi lascio con uno screenshot di LXQt 0.8.0 su Manjaro, la mia installazione. Alla prossima.

LXQt con Manjaro Linux

Guida al desktop Linux – 1° puntata

Introduzione

I desktop environments sono senza dubbio la parte principale di qualsiasi distribuzione GNU/Linux e non solo. Si tratta dell’interfaccia grafica dopotutto, ovvero tutto quello che l’utente “vede” quando usa il computer.

L’interfaccia grafica può essere realizzata però in due modi, utilizzando un DE completo, oppure una parte di esso sfruttando il gestore delle finestre, o window manager.

Un DE è l’aspetto grafico del vostro sistema operativo, in pratica vi permette di interagire con il vostro computer e svolgere il vostro lavoro in veste grafica, per intenderci senza un DE dovremmo fare tutto da riga di comando.

Un WM è invece una componente di un ambiente desktop, che si occupa della creazione e del disegno delle finestre, tuttavia si può usare al posto di un DE, di questo si parlerà nella 3 puntata.

Appreso le nozioni base, passiamo dunque a un elenco dei 5 DE principali, nella prossima puntata si parlerà dei Window Manager principali, mentre nella terza e ultima, si tratteranno tutti gli altri WM e DE (nei limiti del possibile, ce ne sono veramente tanti!!).

I 5 DE principali

I principali ambienti sono 5: Unity, KDE, Gnome, XFCE e LXDE (che diventerà LXQT). Ognuno presenta pregi e difetti e non ne esiste uno perfetto o uno migliore di un altro, il consiglio è come sempre di provarli se possibile tutti e quindi scegliere quello che piace di più.

Unity

Unity è il DE di Ubuntu ed è relativamente giovane, infatti la prima release ufficiale risale al 2010. In realtà non si tratta di un vero e proprio DE, ma di una shell per Gnome su cui Unity stesso è basato. Storicamente infatti, Ubuntu ha utilizzato sempre il DE fornito da Gnome, ma dopo lo switch a Gnome 3 (criticatissimo da parte di molti utenti) e dopo qualche pensiero filosofico di Shuttleworth, Canonical decise di creare la propria interfaccia grafica. A differenza di Gnome, utilizza Compiz invece che Mutter come gestore finestre, a causa della sua maggiore velocità (così dice Canonical almeno).

Unity è un’interfaccia bella a vedersi e moderna, tuttavia la sua particolare conformazione, ha destato molte critiche in quanto molti utenti si sono lamentati del fatto che sia stata pensata per il touch screen e non per chi ne fa un utilizzo tradizionale. All’inizio, infatti, Unity non è il massimo della comodità, stando a quello che dicono gli utenti di Ubuntu però, alla fine ci si abitua senza particolari problemi e anzi, si finisce con il  trovarlo comodissimo.

Ubuntu_13.04_Desktop

Gnome

Gnome nacque nel lontano 1997. Utilizzato da ubuntu fino a qualche anno fa, probabilmente era il DE più usato e famoso del panorama GNU/Linux.

Il progetto GNOME fornisce: l’ambiente grafico GNOME, un desktop intuitivo ed invitante per gli utenti e la piattaforma di sviluppo GNOME, un framework per creare applicazioni che si integrano all’interno del desktop

Dopo il rilascio di Gnome Shell (Gnome3) il DE è stato abbandonato da molti utenti scontenti della nuova interfaccia e molti fork di Gnome2 sono nati come MATE (di cui parleremo nella 3 puntata).

Gnome è basato sulle librerie GTK, di conseguenza ogni applicazione che utilizza queste librerie sarà perfettamente integrata nel DE, così come succede in KDE per le applicazioni scritte in qt.

window-selection-3.12

KDE

Si tratta probabilmente del desktop più pesante (in termini di risorse utilizzate) ma anche di quello più personalizzabile. Caratteristica fondamentale di KDE infatti è l’estrema customizzazione possibile smanettando nelle impostazioni di sistema.

KDE è scritto utilizzando le QT, un toolkit inizialmente proprietario che poi è divenuto progressivamente open source (Gnome è nato da KDE in quanto le qt erano closed source).

Negli ultimi tempi, sempre più distribuzioni sono nate con l’idea di essere KDE centriche, ovvero di non supportare applicazioni non basate su QT (esempi sono Chakra Linux e KAOS) avendo così una perfetta integrazione di tutte le applicazioni all’interno dell’ambiente desktop uniformando il look di tutta l’interfaccia grafica.

KDE porta con sé molte applicazioni, tra le più importanti ricordiamo Amarok, Dolphin, Kate, Konsole, Okular e Calligra.

Il grado di personalizzazione molto alto e la grande varietà di software incluso con il DE può inizialmente disorientare e renderne difficile l’utilizzo, ma proprio lì sta la vera forza di KDE, assieme a un look molto moderno che con la prossima release di Plasma 5 risulterà molto migliorata, è il DE perfetto per chi non ama molto il minimale (per questo esistono i WM) e vuole poter cambiare praticamente ogni cosa del proprio desktop.

kde430-desktop

XFCE

Un altro DE che utilizza le GTK, XFCE è uno degli ambienti più leggeri e facilmente personalizzabili, con moltissimi temi pronti all’uso.

Il grado di libertà fornito in fase di compilazione permette agli sviluppatori di creare esperienze anche molto diverse tra loro sia a livello grafico che funzionale.

Il compromesso tra leggerezza e  funzionalità, unito alla bellezza dell’interfaccia grafica lo rendono un’ottima alternativa a Gnome Shell o KDE.

4.10-1

LXDE

Si tratta di un DE nato con l’idea di essere il più possibile leggero e completo, infatti LXDE, assieme a XFCE, è tra i più consigliati per chi utilizza computer datati. Nei vari benchmark, LXDE tra i 5 DE principali, si è sempre distinto come quello più leggero, che consuma meno risorse. Nonostante la sua leggerezza, questo ambiente desktop porta con sé tutto quello che ci si può aspettare, offrendo un buon grado di personalizzazione.

Nel luglio dello scorso anno, gli sviluppatori di Razor-qt, (un altro DE creato con lo scopo di essere leggero e scritto in qt) hanno annunciato la fusione dei due progetti, creando così LXQT. Attualmente, la versione rilasciata è la numero 0.7.0.

LXDE_desktop_full

Conclusioni

Dopo questa breve, molto breve, panoramica dei 5 DE principali, nella prossima puntata faremo altrettanto con i 5 Window Manager principali.

Se siete in cerca di più informazioni, cercate all’interno dei siti dei vari DE oppure all’interno di wikipedia.

LXQT: disponibile la prima preview

LXQT è un nuovo DE venuto alla luce in seguito alla fusione tra LXDE-qt e Razor-qt che tempo fa hanno deciso di mettere in comune le forze per creare un DE che sia una specie di KDE per PC meno potenti, basandosi quindi sulla leggerezza.

In LXQT troveremo molto del vecchio Razor e poco di LXDE, a parte qualche applicazione portata in qt, l’interfaccia è quella del vecchio Razor, mentre come WM troviamo Kwin e non più OpenBox.

Gli sviluppatori si sono concentrati momentaneamente sulla leggerezza del DE e meno su altri aspetti quali il porting a qt5 e il supporto a Wayland che verranno sviluppati nei prossimi mesi dal team.

LXQT 0.7.0 è già disponibile per le distro principali e qualora foste interessati a provarlo vi rimando al sito ufficiale dove troverete le istruzioni di installazione per la vostra distro preferita, cliccate qui. 

Inserisco di seguito qualche screenshot preso dal sito ufficiale:

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