Searx il metamotore di ricerca privato e open source da installare sul proprio computer

Searx è un metatamotore che utilizza altri motori di ricerca come DuckDuckGo e Google come fonti per reperire i risultati della vostra ricerca.

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[Guida] Installare e usare Telegram su Arch, aggiornato

Cos’è Telegram?

Telegram è l’app open source di messagistica rivale di Whatsapp, nonostante sia meno famosa e diffusa ha i suoi punti forti.

Innanzitutto, Telegram è open source ed è incentrata sulla sicurezza, infatti utilizza protocolli teoricamente sicuri in modo che la privacy degli utenti sia rispettata. Altro punto a favore è il fatto che esistono client dell’app anche per desktop, il che significa che potrete scrivere messaggi come se foste con il vostro smartphone direttamente dal vostro computer.

Di client ne esistono molti, sia per Windows che per Mac che per Linux, oltre a svariati add-on per Chromium e Firefox, quello di cui parleremo oggi è Arch Telegram, un client grafico (ne esiste anche uno CLI) che svolge più che correttamente il suo dovere con un’interfaccia pulita e molto simile al client mobile, vediamo come installarlo su Arch e derivate.

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Opera: prima versione stabile per Linux dopo più di un anno

Rilasciata oggi la nuova versione per Linux

Finalmente! Opera per Linux aggiorna il suo canale stabile rilasciando la versione 26 dopo ben un anno e mezzo. Ne ho parlato a lungo in più articoli e in un editoriale di un anno fa (lo trovate qui) e alla fine è successo.

Opera non ha mai abbandonato lo sviluppo del suo browser per il pinguino e a conferma di questo qualche mese fa l’azienda norvegese rilasciava la prima versione developer per Linux con il nuovo web engine e la nuova veste grafica.

Molte, davvero molte le novità di questa nuova versione rispetto alla precedente (si passa dalla versione numero 12.16 alla 26!) soprattutto per chi non ha o non ha voluto seguire le vicende di Opera e dello sviluppo del suo browser, se volete vedere come sia cambiato il browser non vi resta che scaricarlo e installarlo.

Merita una chance oppure no?

A questo punto, la maggior parte dei vecchi utenti di Opera per Linux potrebbero chiedersi se dopo tutto questo tempo vale la pena dare una chance alla nuova versione, molte, forse troppe, cose sono cambiate dal rilascio della 12.16. Beh, la risposta più immediata che mi viene in mente è. Dopotutto Opera Software ha sempre dichiarato che è al lavoro della versione Linux e che necessitano di più tempo per finirla e ottimizzarla nonostante la rabbia di noi utenti Linux che commentavamo ogni nuovo rilascio per Windows e Mac con domande sulla versione Linux. Ora come ora, non so rispondere a questa domanda da un punto di vista puramente dell’esperienza utente: Opera 26 l’ho appena installata e questo articolo è la prima cosa che sto facendo.

Alla fine, come sempre, il mio consiglio è quello di provarlo, dopotutto non costa nulla, e solo in seguito decidere se continuare a usare le alternative come ormai da un anno e mezzo oppure se tornare al buon vecchio browser norvegese. A voi la scelta.

Download

Se volete provare il nuovo Opera, sappiate che ufficialmente è supportato solamente Ubuntu (almeno per ora, leggete questo articolo: FAQ su Opera per Linux) , tuttavia ciò non significa che esso non possa funzionare bene anche su altre distro. Infatti su AUR esiste già il PKGBUILD della nuova versione (quella che ho installato io).

In ogni caso, qui trovate il download del pacchetto .deb, mentre se usate Arch oppure una distro arch based che supporti AUR, allora semplicemente potete scrivere da terminale (se usate yaourt):

yaourt opera-stable

Non mi resta che concludere dicendo: bentornato Opera!

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