Guida al desktop Linux – 1° puntata

Introduzione

I desktop environments sono senza dubbio la parte principale di qualsiasi distribuzione GNU/Linux e non solo. Si tratta dell’interfaccia grafica dopotutto, ovvero tutto quello che l’utente “vede” quando usa il computer.

L’interfaccia grafica può essere realizzata però in due modi, utilizzando un DE completo, oppure una parte di esso sfruttando il gestore delle finestre, o window manager.

Un DE è l’aspetto grafico del vostro sistema operativo, in pratica vi permette di interagire con il vostro computer e svolgere il vostro lavoro in veste grafica, per intenderci senza un DE dovremmo fare tutto da riga di comando.

Un WM è invece una componente di un ambiente desktop, che si occupa della creazione e del disegno delle finestre, tuttavia si può usare al posto di un DE, di questo si parlerà nella 3 puntata.

Appreso le nozioni base, passiamo dunque a un elenco dei 5 DE principali, nella prossima puntata si parlerà dei Window Manager principali, mentre nella terza e ultima, si tratteranno tutti gli altri WM e DE (nei limiti del possibile, ce ne sono veramente tanti!!).

I 5 DE principali

I principali ambienti sono 5: Unity, KDE, Gnome, XFCE e LXDE (che diventerà LXQT). Ognuno presenta pregi e difetti e non ne esiste uno perfetto o uno migliore di un altro, il consiglio è come sempre di provarli se possibile tutti e quindi scegliere quello che piace di più.

Unity

Unity è il DE di Ubuntu ed è relativamente giovane, infatti la prima release ufficiale risale al 2010. In realtà non si tratta di un vero e proprio DE, ma di una shell per Gnome su cui Unity stesso è basato. Storicamente infatti, Ubuntu ha utilizzato sempre il DE fornito da Gnome, ma dopo lo switch a Gnome 3 (criticatissimo da parte di molti utenti) e dopo qualche pensiero filosofico di Shuttleworth, Canonical decise di creare la propria interfaccia grafica. A differenza di Gnome, utilizza Compiz invece che Mutter come gestore finestre, a causa della sua maggiore velocità (così dice Canonical almeno).

Unity è un’interfaccia bella a vedersi e moderna, tuttavia la sua particolare conformazione, ha destato molte critiche in quanto molti utenti si sono lamentati del fatto che sia stata pensata per il touch screen e non per chi ne fa un utilizzo tradizionale. All’inizio, infatti, Unity non è il massimo della comodità, stando a quello che dicono gli utenti di Ubuntu però, alla fine ci si abitua senza particolari problemi e anzi, si finisce con il  trovarlo comodissimo.

Ubuntu_13.04_Desktop

Gnome

Gnome nacque nel lontano 1997. Utilizzato da ubuntu fino a qualche anno fa, probabilmente era il DE più usato e famoso del panorama GNU/Linux.

Il progetto GNOME fornisce: l’ambiente grafico GNOME, un desktop intuitivo ed invitante per gli utenti e la piattaforma di sviluppo GNOME, un framework per creare applicazioni che si integrano all’interno del desktop

Dopo il rilascio di Gnome Shell (Gnome3) il DE è stato abbandonato da molti utenti scontenti della nuova interfaccia e molti fork di Gnome2 sono nati come MATE (di cui parleremo nella 3 puntata).

Gnome è basato sulle librerie GTK, di conseguenza ogni applicazione che utilizza queste librerie sarà perfettamente integrata nel DE, così come succede in KDE per le applicazioni scritte in qt.

window-selection-3.12

KDE

Si tratta probabilmente del desktop più pesante (in termini di risorse utilizzate) ma anche di quello più personalizzabile. Caratteristica fondamentale di KDE infatti è l’estrema customizzazione possibile smanettando nelle impostazioni di sistema.

KDE è scritto utilizzando le QT, un toolkit inizialmente proprietario che poi è divenuto progressivamente open source (Gnome è nato da KDE in quanto le qt erano closed source).

Negli ultimi tempi, sempre più distribuzioni sono nate con l’idea di essere KDE centriche, ovvero di non supportare applicazioni non basate su QT (esempi sono Chakra Linux e KAOS) avendo così una perfetta integrazione di tutte le applicazioni all’interno dell’ambiente desktop uniformando il look di tutta l’interfaccia grafica.

KDE porta con sé molte applicazioni, tra le più importanti ricordiamo Amarok, Dolphin, Kate, Konsole, Okular e Calligra.

Il grado di personalizzazione molto alto e la grande varietà di software incluso con il DE può inizialmente disorientare e renderne difficile l’utilizzo, ma proprio lì sta la vera forza di KDE, assieme a un look molto moderno che con la prossima release di Plasma 5 risulterà molto migliorata, è il DE perfetto per chi non ama molto il minimale (per questo esistono i WM) e vuole poter cambiare praticamente ogni cosa del proprio desktop.

kde430-desktop

XFCE

Un altro DE che utilizza le GTK, XFCE è uno degli ambienti più leggeri e facilmente personalizzabili, con moltissimi temi pronti all’uso.

Il grado di libertà fornito in fase di compilazione permette agli sviluppatori di creare esperienze anche molto diverse tra loro sia a livello grafico che funzionale.

Il compromesso tra leggerezza e  funzionalità, unito alla bellezza dell’interfaccia grafica lo rendono un’ottima alternativa a Gnome Shell o KDE.

4.10-1

LXDE

Si tratta di un DE nato con l’idea di essere il più possibile leggero e completo, infatti LXDE, assieme a XFCE, è tra i più consigliati per chi utilizza computer datati. Nei vari benchmark, LXDE tra i 5 DE principali, si è sempre distinto come quello più leggero, che consuma meno risorse. Nonostante la sua leggerezza, questo ambiente desktop porta con sé tutto quello che ci si può aspettare, offrendo un buon grado di personalizzazione.

Nel luglio dello scorso anno, gli sviluppatori di Razor-qt, (un altro DE creato con lo scopo di essere leggero e scritto in qt) hanno annunciato la fusione dei due progetti, creando così LXQT. Attualmente, la versione rilasciata è la numero 0.7.0.

LXDE_desktop_full

Conclusioni

Dopo questa breve, molto breve, panoramica dei 5 DE principali, nella prossima puntata faremo altrettanto con i 5 Window Manager principali.

Se siete in cerca di più informazioni, cercate all’interno dei siti dei vari DE oppure all’interno di wikipedia.

[Recensione] Otter Browser 0.9.01

Otter Browser 0.9.01 è la prima versione beta del nuovo internet browser che cerca di emulare il look & feel di Opera 12, oggi vi presento la recensione di questa prima beta.

Ho parlato molto di questo nuovo programma durante i mesi passati, se volete documentarvi in merito cercate nel blog.

Installazione

A seconda della propria distribuzione, Otter si può installare tramite pacchetto precompilato (quindi .deb) oppure mediante PKGBUILD (per Arch Linux e derivate) oppure ancora compilando il programma a mano, scegliamo l’ultima opzione.

Per compilare il pacchetto, apriamo un terminale e digitiamo:

mkdir build
cd build
git clone https://github.com/Emdek/otter.git

aspettiamo dunque che il download venga concluso.

Vi ricordo che per poter compilare correttamente il programma dovete avere installate nel vostro computer qt5 e git.

Una volta finito il download, possiamo compilare e installare il pacchetto:

qmake ../otter.pro
make && make install

Bene, ora siamo pronti a testare il nostro nuovo browser.

Primo impatto

Alla prima apertura del programma, ci troveremo con un’interfaccia semplice e pulita, con un semplice menù in alto per le varie impostazioni. La grafica ricorda molto quella di Opera 12, il lavoro svolto da Emdek e soci è ottimo.

 

schermata1

 

In alto a destra troviamo una barra di ricerca che ci permette di cercare nel web su motori di ricerca quali DuckDuckGo e Wikipedia, ma anche Bing, Google, Youtube e altri con la possibilità di personalizzare la ricerca aggiungendo nuovi siti su cui cercare oppure impostare la lingua italiana invece che quella inglese (la traduzione italiana non è ancora, purtroppo, disponibile) nelle ricerche che si vogliono svolgere.

Comportamento durante la navigazione

La nuova versione la sto usando da quando è uscita praticamente e devo dire che il browser è crashato solamente una volta sola, essendo una prima beta direi che è un ottimo risultato, soprattutto per il fatto che in genere ho sempre molte schede aperte.

Quello che mi ha colpito fin da subito, rimane tuttavia la leggerezza e la velocità del browser, davvero notevole, su nessun altro browser che ho provato su Linux ho riscontrato una simile prontezza, nemmeno su browser leggeri come Rekonq.

Tuttavia la versione 0.9.01 è pur sempre una beta, e infatti spesso e volentieri ho riscontrato l’errore 8.

schermata2

Funzioni interessanti e considerazioni

Otter Browser si presenta bene, nonostante sia solo alla prima beta, il programma si comporta egregiamente. Non mancano inevitabilmente i problemi (oltre all’errore 8 ho riscontrato raramente anche errore 2 e 3) tuttavia complessivamente si tratta di una versione abbastanza stabile senza particolari problemi, usabile nella navigazione di giorno dopo giorno.

Tra le opzioni interessanti, c’è sicuramente da citare il fatto che si possa cambiare lo user agent, impostandone uno anche personalizzato;  inoltre quando si apre o ricarica una pagina, compare una barra in basso con la velocità di caricamento e il totale dei dati scaricati dalla pagina stessa, una funzione molto utile per gli web designers ma anche per noi utenti che in quresto modo possono rendersi conto di quanto pesi una pagina internet.

Essendo poi Otter un browser scritto in Qt inutile dire che si integra perfettamente in KDE, usando il tema impostato per il desktop (nel mio caso qt-curve) che quindi permette di avere uno stile amalgamato anche per quanto riguarda il browser.

schermata3

Conclusioni

Otter si presenta come un ottimo browser  con grandi margini di crescita e con molte funzioni del vecchio Opera già implementate e altre in Work in Progress. Manca la lingua italiana, ma si tratta pur sempre di un browser nuovo sviluppato principalmente da poche persone, speriamo che venga aggiunto anche l’italiano alle 17 lingue già esistenti in questo momento.

Per quanto mi riuarda, ormai sto usando Otter come mio browser principale e predefinito, finalmente un browser che si integra bene in KDE che emula il mio adorato Opera, cosa posso desiderare di più?

Voto 8/10.

Otter Browser rilasciata la prima beta

Otter browser si aggiorna e raggiunge la prima beta (versione 0.9.01). Molte le novità che troviamo in questa nuova versione tra cui le più importanti cito:

  • introdotta (finalmente aggiungerei) l’icona del programma
  • aggiunta una console per gli errori
  • aggiunta la possibilità di usare attributi con i segnalibri
  • aggiunte le traduzioni con 18 lingue disponibili
  • altri bug fixes e miglioramenti alla stabilità

qui potete trovare l’annuncio ufficiale e il CHANGELOG completo della nuova versione.

Per chi non conosce questo browser, vi invitiamo a leggere i nostri articoli precedenti, che trovate quiqui e qui

Otter tenta di emulare il look di Opera 12 creando un browser qt-based moderno e cercando il feel della versione di Opera per Linux.

Il browser si aggiorna ogni primo giorno del mese con regolarità introducendo sempre novità interessanti.

Tra qualche giorno arriverà la recensione di questa prima versione beta del programma, quindi stay tuned!

Se volete provare o aggiornare Otter, è disponibile in AUR. Se non usate Arch Linux oppure una distro che sia compatibile con Arch, qui trovate i file sorgente, mentre qui trovate i pacchetti precompilati (compreso il pacchetto deb).

Si ricorda infine che si tratta di una versione beta, per cui usatela con parsimonia, mi raccomando!

LXQT: disponibile la prima preview

LXQT è un nuovo DE venuto alla luce in seguito alla fusione tra LXDE-qt e Razor-qt che tempo fa hanno deciso di mettere in comune le forze per creare un DE che sia una specie di KDE per PC meno potenti, basandosi quindi sulla leggerezza.

In LXQT troveremo molto del vecchio Razor e poco di LXDE, a parte qualche applicazione portata in qt, l’interfaccia è quella del vecchio Razor, mentre come WM troviamo Kwin e non più OpenBox.

Gli sviluppatori si sono concentrati momentaneamente sulla leggerezza del DE e meno su altri aspetti quali il porting a qt5 e il supporto a Wayland che verranno sviluppati nei prossimi mesi dal team.

LXQT 0.7.0 è già disponibile per le distro principali e qualora foste interessati a provarlo vi rimando al sito ufficiale dove troverete le istruzioni di installazione per la vostra distro preferita, cliccate qui. 

Inserisco di seguito qualche screenshot preso dal sito ufficiale:

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