Opera per linux, disponibile una nuova versione!

Opera per linux: dopo quasi un anno dall’ultimo rilascio per il pinguino, Opera Software rilascia la prima versione del suo browser dopo lo switch a chromium. 

La nuova versione, la 24, è stata rilasciata per gli utenti di Ubuntu in versione “developer” ovvero in versione non ancora stabile, infatti nell’annuncio di Opera si legge che il browser è stato sviluppato per Ubuntu e che non è garantito che funzioni su altre distribuzioni.

Per chi non abbia avuto modo, o voglia, di provare le versioni chromium-based per Windows, questa nuova versione potrebbe essere un autentico shock, molte delle feature più importanti di Opera 12 ormai non ci sono più nella nuova versione, inoltre l’UI è completamente diverso. 

Ma ecco come si presenta l’ultimo aggiornamento di Opera per Linux sul mio portatile con Manjaro:

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Se siete così coraggiosi da voler provare la nuova versione, è consigliabile utilizzare Ubuntu come OS per il test. In alternativa potete usare una distro con accesso ad AUR (solamente per il fatto che vi semplifica la vita) dove troverete il pacchetto opera-developer. Vi ricordo a tutti che non è garantito il funzionamento su distribuzioni diverse da Ubuntu.

Per scaricare il pacchetto .deb cliccate quiSe invece non usate Ubuntu, qui potete trovare una guida (in inglese) su come fare per installare Opera 24 sul vostro computer.

Questo aggiornamento è arrivato, per quanto mi riguarda, così all’improvviso e non me lo aspettavo. Ho trattato l’argomento Opera per Linux più e più volte in questo blog, compreso in un editoriale. A quanto pare Opera Software ha voluto sorprendermi, bene. Tuttavia il lavoro da fare è ancora molto e a giudicare dai commenti degli utenti Windows di Opera, le ultime versioni mancano di importanti feature che ancora non sono state introdotte. Ovviamente l’augurio è quello che Opera possa tornare competitivo come una volta sempre che gli utenti abbiano voglia di concederle una seconda oppurtunità.

Voi cosa ne pensate? Fatemelo sapere, darete una seconda chance a Opera oppure ormai siete passati definitivamente ad altri browser? 

Fedora 21 riceve proposte di altre nuove feature

Fedora 21 riceve proposte di altre nuove feature nonostante la grande quantità di novità che la prossima versione della distro dovrebbe includere.

Le proposte sono le seguenti:

  • Review Board 2.0 che introduce nuove funzionalità e ottimizzazioni
  • Web assets
  • Serf 0.4.5
  • SSSD GPO-Based Access Controller 

Le proposte devono essere prima valutate dal FESC ( Fedora Engineering and Steering Committee) e solamente se avranno approvazione verranno inglobate nella prossima release della distribuzione.

Per ulteriori informazioni, vi rimando alla notizia su Phoronix.

Valve Steam-in-Home disponile per tutti, in beta

Valve Steam-in-Home è una funzionalità di Steam, annunciata da Valve qualche mese fa, che permette di accedere ai giochi di Steam mediante una rete locale, in pratica tutti i computer connessi alla rete hanno acceso ai vari videogiochi condivisi si Steam-in-Home: ad esempio si potrà giocare con videogiochi inclusi nella versione di Steam per Linux su un computer con Windows installato, o viceversa, potremmo giocare a videogiochi installati su Windows, ad esempio FIFA, sul portatile con Ubuntu. 

La buona notizia è che anche le distribuzioni non ufficialmente supportate da Steam possono essere utilizzate con Steam-in-Home, per cui non preoccupatevi se utilizzate un computer con Arch Linux installato piuttosto che Ubuntu o Fedora etc.

Inizialmente solo pochi utenti hanno avuto accesso alla beta del programma, ma da qualche giorno la beta è aperta a tutti colori che sono interessati. Per averne accesso basta iscriversi al gruppo client Steam Beta e quindi aggiornare il proprio client per ottenere questa nuova funzionalità molto interessante che Valve introdurrà a breve anche nella versione stabile del proprio client.

Di seguito riporto la dichiarazione di Valve in merito:

…un gioco esclusivo per Microsoft Windowsm con Steam In-Home può essere inviato ad esempio da un Pc Windows ad un altro Linux situato nel salotto. Un game graficamente molto impegnativo può invece essere inviato dal fisso nel nostro studio al laptop in cucina o camera da letto,  con Steam In-Home possiamo anche avviare un gioco su una piattaforma e continuarlo da un’altra parte se troviamo una collocazione più comoda per noi…

Se volete saperne di più, vi consiglio di farvi un giro sulla pagina dedicata alla nuova funzione direttamente sul sito di Steam, che potrete trovare a questo indirizzo

Valve si sta davvero dando tanto da fare per il proprio client, la sensazione è che stia puntando verso la giusta direzione. Voi cosa ne pensate? Lasciate un vostro commento in merito.

KaOS: aggiunta a Distrowatch e inserita nei Projects of the Week

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KaOS è una distribuzione a mio parere molto interessante. Utilizza pacman, ma non è basata su Arch (tutti i pacchetti sono compilati separatamente e caricati su repo dedicati alla distro), esiste solo la versione 64 bit ed è kde-centric (o meglio, più in generale, qt-centric).

Una settimana fa, dopo una lunga attesa, finalmente è stata inserita nel database di Distrowatch (qui trovate la pagina) mentre ieri è stata inserita nei Projects of the Week da SourceForge (eccovi la pagina).

KaOS acquista in questo modo più visibilità, sperando che tutti coloro che prediligono KDE e app scritte in Qt abbiano modo di provarla e di testarla.

In conclusione, vi lascio lo screen del mio desktop con KaOS, spero che vi invogli a testarla.

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Dopo Heartbleed arrivano i fondi per l’open source

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Heartbleed ha fatto parlare di sé molto nelle ultime settimane e inevitabilmente ha portato gli utenti a farsi qualche domanda sulla sicurezza del mondo Open.

Anche i grosse aziende, come Facebook, Google, Microsoft ad esempio, si sono poste lo stesso quesito e hanno concluso che bisogna finanziare i progetti Open Source che valgono (e direi che non sono pochi) e che loro stesse utilizzano, come ad esempio OpenSSL.

Si identificano i progetti chiavi che hanno bisogno di finanziamenti e si indirizzano i soldi in quella direzione. Molti soldi sembra siano già stati forniti.

Si tratta sicuramente di un’ottima notizia per il mondo open source, finalmente anche le grandi aziende hanno capito l’importanza e la forza della comunità e hanno deciso di supportarla.

Speriamo che in questo modo, agli occhi dell’utente medio, l’open source appaia più sicuro.

Fonte

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