[Guida] Convertire video in GNU/Linux

Se avete bisogno di convertire un video in Linux e non sapete come fare, allora questa guida fa al caso vostro. Non preoccupatevi, è molto più facile (e veloce!) di quello che potrebbe sembrare!

Iniziamo col dire che avete due scelte, usare il terminale oppure usare un programma a interfaccia grafica, scegliete quello che preferite.

Convertire un video da terminale

Se volete convertire un video da terminale, allora ffmpeg è quello che fa per voi. Si tratta di un potente programma di conversione che supporta praticamente tutti i formati video esistenti.

Installazione

Di norma lo trovate già disponibile in tutte le distribuzioni per cui cercatelo all’interno del vostro gestore di pacchetti. In Arch Linux basta digitare:

sudo pacman -Sy ffmpeg

per installarlo.

Come usarlo

Come ogni programma da terminale, la prima cosa da fare è di vedere l’help del programma, per cui basta digitare:

ffmpeg -h

l’output prodotto sarà notevolmente lungo, questo vi dà l’idea della potenza di questo programma.

A questo punto, per convertire un video, la sintassi più semplice è la seguente:

ffmpeg -i videodaconvertire.xxx videoconvertito.xxx

al posto di .xxx va specificato il formato del file in input e output. Per esempio se vogliamo convertire un video da avi a mpg allora il comando sarà il seguente:

ffmpeg -i video.avi video.mpg

Semplice no?

A questo punto però, se avete necessità più specifiche, bisogna introdurre i parametri, grazie ai quali è possibile personalizzare molto di ogni aspetto della conversione.

Alcuni parametri sono:

-ab -audio bitrate
-b -video bitrate
-sameq -produce un video che mantiene la stessa qualità del video in ingresso
-target – il target può essere “vcd”, “svcd”, “dvd”, “dv”, “pal-vcd” or “ntsc-svcd”.

Ad esempio, supponiamo di voler convertire un video mpg in flv con video bitrate pari a 350 e audio bitrate pari a 64. Il comando da utilizzare è il seguente:

ffmpeg -i video.mpg -b 350 -ab 64 video.flv

Le possibilità sono davvero molte, su Linux Journal potete trovare un’ottima guida su come usare ffmpeg al meglio.

Convertire un video da interfaccia grafica

Il miglior programma di conversione video che presenti una GUI è senza dubbio WinFF, che altro non è che semplicemente una interfaccia grafica per ffmpeg. In pratica WinFF vi permette di ottenere gli stessi identici risultati di ffmpeg solo che da una interfaccia grafica, comodo no?

Installazione

Anche WinFF è probabilmente presente nei repo di quasi tutte le distribuzioni, per cui per installarlo cercatelo mediante il vostro gestore pacchetti.

In Arch Linux basta digitare:

sudo pacman -Sy winff

Usare WinFF

L’interfaccia  molto semplice e si presenta in questo modo:

winff

Per convertire un video, basta aggiungero mediante il pulsante “Aggiungi” (oppure trascinando il video all’interno dell’area del programma) e quindi selezionare il tipo di formato in cui si vuole convertire il file. Una volta selezionato basta cliccare “Converti” e WinFF procederà ad aprire una finestra di terminale con il comando per la conversione.

Niente di complicato no?

Alternative a WinFF

Ovviamente per convertire video in Linux, Winff non è l’unico programma disponibile. FF Multi Converter è un programma che promette molto bene e che probabilmente andrà a sostituirsi a WinFF. Presenta un’interfaccia chiara, semplice e intuitiva (è più facile da usare insomma) e offre praticamente le stesse funzionalità. Inoltre permette di convertire anche audio e immagini oltre ai video.

Altre alternative interessanti sono Handbrake e Avidemux. Il consiglio è sempre quello, provateli tutti e quindi usate quello con cui vi trovate meglio!

[Guida] Convertire file audio in Linux con SoundKonverter

SoundKonverter è un programma che consente di convertire i tuoi file audio mediante una semplice interfaccia grafica.

Installazione

In Arch Linux e Manjaro Linux, potete installarlo da terminale mediante il seguente comando:

sudo pacman -Sy soundkonverter

In alternativa potete compilarlo da file sorgenti, che trovate qui per soundkonverter. Il programma è scritto usando le qt per cui si integra perfettamente nel caso in cui utilizziate un ambiente grafico qt-based come KDE oppure Razor-qt.

Utilizzo

Una volta installato, il programma comparirà nel vostro lanciatore di applicazioni sotto la voce multimedia. Lanciato, il programma si presenta nel seguente modo:

soundkonverter

A questo punto, per convertire i vostri file, potete sia trascinare e rilascare file o cartelle, sia aggiungere i file mediante “Aggiungi File” in basso a sinistra. Di seguito, scegliete la qualità di conversione che volete e il formato di uscita, oltre alla destinazione dei file convertiti e cliccate su avvia. Ora non vi resta che aspettare che la conversione si concluda. Non preoccupatevi di eventuali tag dei vostri file, SoundKonverter li trasferisce tali e quali al file di destinazione, per cui non sarete costretti a modificare a mano tutti i tag una volta finita la conversione.

Se utilizzate un ambiente desktop basato sulle gtk, esiste un programma molto simile, chiamato soundconverter, che potete usare allo stesso scopo. I due si assomigliano molto e svolgono entrambi egregiamente il proprio lavoro.

In Arch Linux e Manjaro Linux potete installare la controparte in gtk digitando da terminale:

sudo pacman -Sy soundconverter

A breve scriverò un articolo anche su come convertire video in GNU/Linux sia da terminale che da interfaccia grafica, so stay tuned!

La FSF risponde alle “novità” dell’evento Apple

La FSF, tramite il suo direttore esecutivo John Sullivan, ha risposto all’evento Apple di ieri.

Di seguito l’intera risposta di Sullivan:

It is astonishing to see so much of the technology press acting as Apple’s marketing arm. What’s on display today is widespread complicity in hiding the most newsworthy aspect of the announcement — Apple’s continuing war on individual computer user freedom, and by extension, free speech, free commerce, free association, privacy, and technological innovation.

Every review that does not mention Apple’s insistence on using Digital Restrictions Management (DRM)to lock down the devices and applications they sell is doing an extreme disservice to readers, and is a blow to the development of the free digital society we actually need. Any review that discusses technical specs without first exposing the unethical framework that produced those products, is helping usher people down a path that ends in complete digital disempowerment.

Keep a tally of how many reviews you read today mention that Apple threatens anyone who dares attempt installing another operating system like Android on their Apple phone or watch with criminal prosecution under the Digital Millennium Copyright Act (DMCA). Keep a tally of how many reviews mention that Apple devices won’t allow you to install any unapproved applications, again threatening you with jail time if you attempt to do so without Apple’s blessing. Keep a tally of how many reviews highlight Apple’s use of software patents and an army of lawyers to attack those developing a more free computing environment than theirs.

We’ve seen several examples since the last Apple product announcement of times when smartphones and other computers have been used for political activism and important free speech. We’ve also seen several examples of times when such expressions have been censored. If we continue allowing Apple this kind of control, censorship and digital “free speech zones” will become the permanent norm.

There is a reason that the inventor of the US’s first internally programmable computer shuns Apple devices as antithetical to vital kinds of creativity. But it’s not enough to just say “Don’t buy their products.” The laws Apple and others use to enforce their digital restrictions, giving them a subsidized competitive advantage over products that respect user freedom, must be repealed.

At least the watch did end up having a clasp so you can remove it — we were worried.

Continua così la crociata anti-Apple della FSF, sostenendo ancora una volta la necessità di boicottare l’azienda di Cupertino e di passare a Replicant, una distribuzione di Android completamente libera e all’uso di F-Droid.

Qui potete trovare il post per intero, e qui potete far sapere a Tim Cook cosa pensate. 

Borderlands 2 in arrivo su GNU/Linux!

Borderlands 2 uno dei giochi più famosi su Steam, è in procinto di sbarcare anche su GNU/Linux!

Nei giorni scorsi giravano voci che il gioco venisse portato su GNU/Linux, soprattutto grazie allo SteamDB dove si erano visti degli eseguibili per il pinguino del gioco. Oggi arriva la conferma da parte della Aspyr Media, che già ha portato giochi quali Civilization V mentre si è già occupata del porting di Borderlands 2 su MAC.

Per ora non c’è alcuna data ufficiale di rilascio, tuttavia è plausibile che il gioco venga rilasciato nelle prossime settimane e comunque prima del rilascio di Borderlands: The Pre-Sequel (che tra l’altro è stato confermato anche per GNU/Linux). 

Sicuramente nei prossimi mesi vedremo molti di questi giochi AAA portati sul pinguino, in attesa del lancio di SteamOS previsto per il 2015, aspettatevi altre buone notizie!

MEGA arriva su GNU/Linux

MEGA è un servizio di cloud che vi permette di usufruire di uno spazio di 50 GB gratuitamente.

Principale caratteristica di MEGA è che i file caricati sono caricati mediante delle chiavi di accesso in RSA a 2048 bit rendendo molto difficile un eventuale hackeraggio dei file.

Sync è il client ufficiale di MEGA con il quale è possibile sincronizzare i file su vari dispositivi (alla stessa maniera di altri client per il cloud, come ad esempio Dropbox) dandoci la possibilità di sincronizzare solamente file in base a un formato (ad esempio solo la musica oppure tutto escludendo la musica, per intenderci). Inoltre, Sync è dotato di un plugin per nautilus con cui è possibile caricare file semplicemente cliccando il tasto destro del mouse e scegliendo “carica su MEGA”.

Se volete installare il client, qui potete trovare i pacchetti deb e rpm per Ubuntu e Debian (e derivate) e per Fedora e OpenSUSE (e derivate).

Se invece utilizzate Arch Linux o una derivata, trovate il pacchetto in AUR, usando yaourt basta digitare:

yaourt -S megasync

 

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