Otter Browser rilasciata la beta2

Come ogni inizio mese, Emdek ha rilasciato una nuova versione di Otter Browser, più specificatamente la seconda beta. La beta 2 doveva essere rilasciata a inizio del mese scorso, ma a causa di mancanza di tempo e quindi di sviluppo del browser, il rilascio è avvenuto con un mese di ritardo. Tra le novità principali e più interessanti troviamo:

  • iniziato il supporto per adblock plus
  • aggiunta la possibilità di importare bookmark da Opera
  • aggiunte altre scorciatoie da tastiera
  • possibilità di fermare il caricamento di una pagina premendo il tasto ESC
  • miglioramenti alle traduzioni

Per l’annuncio vi rimando al forum ufficiale dell’applicazione.  Nessuna novità troppo eclatante, come lo stesso Emdek afferma si vede che l’estate non è il periodo migliore per scrivere codice. Speriamo che con la prossima beta, in programma per settembre (si spera che la beta3 non subisca ritardi) porti magari la gestione delle password che manca ancora al browser.

Per installarlo su Arch Linux, si può utilizzare AUR:

yaourt -S otter-browser

se preferite la versione git allora digitate:

yaourt -S otter-browser-git

KDE trucchi e consigli

KDE è uno dei DE più diffusi e usati, questo soprattutto grazie alla sua estrema personalizzazione che permette di modificare praticamente tutto.  Offre talmente tante possibilità di customizzazione che probabilmente sono pochi quelli che le conoscono tutte.

Ecco perché KDE ha deciso di creare un sito internet contenente un database di tips & tricks su come usare e sfruttare questo incredibile ambiente desktop al meglio. 

Se siete interessati, qui potete trovare il link del database. 

Vi consiglio di leggere almeno i seguenti tutorial:

  • sfruttare dolphin (file manager) al meglio
  • shortcuts predefinite che possono aumentare la produttività
  • screenshots premendo il tasto stampa grazie a ksnapshot
  • gestione delle finestre e degli angoli del desktop

Buona lettura, se avete problemi o domande, scrivete un commento.

Guida al desktop Linux – 3° Puntata

Seppur con un po’ di ritardo, ecco la 3 ° puntata della nostra mini serie sul desktop Linux. Precedentemente abbiamo presentato i principali DE e WM disponibili per GNU/Linux, oggi invece parliamo di tutto il resto.

Il desktop linux è in continua evoluzione, tra aggiornamenti, fork e controfork degli environment principali l’open source è pieno zeppo di interfacce grafiche per il computer di tutti i tipi possibili e immaginabili.

Recentemente si è assistito alla nascita di nuovi progetti quali Budgie Desktop, LXQT, Pantheon etc etc, ed è questo il bello di Linux, nonostante molti utenti siano contrari ad avere una scelta troppo vasta di software (si parla di software forkato e che porta poche migliorie rispetto al programma originale) io sono dell’idea che più scelta c’è e meglio è, dopotutto la cosa entusiasmante dell’open source è appunto questo, poter creare la propria applicazione partendo da un’altra perché quest’ultima magari presenta dei bug che non vengono risolti oppure non implementa una particolare funzione oppure ancora non ha la grafica che noi vorremmo.

Per quanto riguarda le interfacce grafiche, dal rilascio di Gnome Shell si è assistito alla nascita di molti nuovi DE, forkati da quest’ultimo (a nessuno è piaciuto Gnome3 in pratica) come MATE e Cinnamon, ma anche Pantheon che è l’interfaccia di Elementary OS (la distro che negli ultimi anni ha registrato la maggiore crescita per quanto riguarda la diffusione), spingendo probabilmente anche altri a creare il proprio DE ed è probabilmente per questo che oggi assistiamo alla nascita di nuovi DE da tutte le parti.

Il mondo del desktop Linux, così come per tutto quello che riguarda il nostro amato pinguino, è in mutamento continuo, molti progetti probabilmente falliranno prima o poi, ma a chi importa? L’importante è avere scelta, e sicuramente Linux ne offre tanta.

Se siete alle prime armi con Linux, allora probabilmente sarete un po’ disorientati ma non temete, provate ogni distro che vi interessa, ogni interfaccia grafica (che sia un WM oppure un DE completo, non importa) e alla fine scegliete quello che vi piace di più e che più si adatta alle vostre esigenze. Niente di quello che esiste vi piace? Beh allora create da soli l’interfaccia perfetta e condividetela con la comunità! Questo è lo spirito dell’open source e del software libero e il bello di Linux.

Vi lascio con dei link contenenti la lista dei DE e dei WM esistenti. Provatene più che potete!

Linux Sucks 2014

No, non avete letto male il titolo,  dice proprio Linux Sucks (“Linux fa schifo“). Questo il titolo dell’annuale presentazione di Bryan Lunduke sul mondo dell’open source.

Bryan analizza le cose buone e cattive di Linux e incredibilmente sembra che esse coincidano! Come? Beh tutto è possibile nel mondo open source, dovreste saperlo ormai. La presentazione analizza i trend attuali di forkismo estremo e i problemi che Linux ha a causa della sua natura basata in gran parte su una comunità di persone. 

Si tratta di una presentazione molto interessante e divertente che vi consiglio vivamente di guardare tutta, sebbene duri più di 40 minuti. Inutile dire che è completamente in inglese.

Buona visione.

[Guida] Installare Steam Native su Arch Linux

Come tutti penso sapete, Steam è ufficialmente supportato solamente per Ubuntu, tutte le altre distro non lo sono. Tuttavia, non per questo il client di Valve non funziona su altre distribuzioni, solamente che non funziona in maniera ottimale.

Steam porta con sé una copia di tutte le librerie necessarie per poter avviare correttamente un gioco e a prima vista questa sembrerebbe essere una cosa buona e giusta e infatti lo è, il problema è che su alcune distribuzioni come Arch le librerie che accompagnano il client sono obsolete rispetto al resto del sistema a causa della natura rolling di tali distro.

Un utente di Arch e Manjaro, Aycemann, ha quindi pensato di creare un pacchetto, chiamato steam-native, che togliesse tutte le librerie obsolete e che al momento dell’installazione, si occupi di installare oltre a steam anche le librerie necessarie aggiornate come una rolling richiede.

In pratica, si è reso Steam nativo di Arch (e derivate) permettendo sicuramente una migliore performance e riducendo i problemi legati al client.

Su Manjaro Linux, il pacchetto steam-native è disponibile nei repo ufficiali, per cui per installarlo basterà digitare:

sudo pacman -Sy steam-native

Mentre per le altre distro Arch-based, il pacchetto è disponibile su AUR, per cui bisognerà digitare:

yaourt -Sy steam-native

Potete vedere il PKGBUILD direttamente online se preferite, cliccate qui.

Per poter “aggiornare” il client, è necessario un riavvio di sistema oppure un logout, oppure ancora si può cambiare runtime da terminale digitando:

STEAM_RUNTIME=0 steam

Per ulteriori informazioni, potete leggere la pagina dedicata a steam sulla wiki di Arch, così come il topic dedicato all’argomento sul forum di Manjaro, dove potrete trovare molte più informazioni.

Ecco la lista delle dipendenze del PKGBUILD di steam-native:

##32-bit:
steam
libxinerama
pango
openal
gtk2
dbus-glib
libusb
networkmanager
libnl
polkit
pam
cracklib
libtirpc
js17
libpng12
libgcrypt15


##64-bit:
steam
lib32-libxinerama
lib32-pango
lib32-openal
lib32-gdk-pixbuf2
lib32-gtk2
lib32-libpng12
lib32-libgcrypt15
lib32-dbus-glib
lib32-libusb
lib32-networkmanager
lib32-libnl
lib32-polkit
lib32-pam
lib32-cracklib
lib32-libtirpc
lib32-js17

Steam stesso è una dipendenza, per cui ricordate che steam-native non sostuisce Steam!

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